Lettore o collezionista? Possono convivere?

MishimaBooks

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13 Dicembre 2023
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Ciao a tutte/i, è la prima volta per me, scrivere in un forum.
Mi presento in poche parole, ho 31 anni, sono grande lettore di saggistica (filosofica in particolare), scrivo per la rivista scientifica "Il pensiero storico"

Mi sono avvicinato al mondo dei libri prima da lettore e oggi da collezionista. Non è facile, almeno per me, vivere entrambe le dimensioni, una volta che si inizia la carriera come collezionista e quindi venditore il libro assume un altro sapore, non diventa più fatto privato, intimo. E' tutta un'altra storia. Qualcuno vive, come me, questo conflitto?
 
Parlo per mio personale vissuto, non è detto che sia condiviso.
Oggi prendo in mano un libro, lo penso in primis come valore, rarità, come un oggetto, al pari di qualsiasi altro oggetto vendibile, per quanto possa avere una storia dietro.
Ho messo da parte l'amore per il mistero, per la conoscenza quando vedo un libro. Tutto è diventato più meccanico, posso dire "freddo"? Questo è successo a me. Non nascondo che alcuni libri, nonostante tutto, ancora oggi riaccendono un po' quel fuoco, ma è come se ci fosse sempre un velo. Vedo i libri come lavoro prima di tutto. Lo vivo con un leggero dispiacere, non ve lo nascondo.
 
E' diventato il tuo lavoro vendere libri? Oppure hai iniziato a cercare edizioni particolari e ti sei fatto prendere dalla brama di possedere una prima edizione, un libro scomparso, qualche edizione particolarmente ricercata per un errore di stampa?

Io colleziono libri di viaggio ma mi piace sopratutto leggerli, sono però così stupido che ne ho acquistati negli anni anche diverse copie dello stesso libro solo perchè rari. Adesso posso dire di avere anche 3 o 4 copie, magari rilegate in maniera diversa ma sempre dello stesso libro.

A volte mi rendo conto che acquistare alcuni libri per me è una forma di investimento. Appena capisco che un libro potrebbe diventare ricercato per un qualsiasi motivo ne faccio incetta, perchè so che con i proventi di quel libro potrò comprarne un altro oppure potrò scambiarlo con amici bibliofili con un volume di mio gradimento.

E' pur sempre una malattia la bibliofilia e come tutti i collezionismi si nutre anche di denaro.
 
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Non nascondo che alcuni libri, nonostante tutto, ancora oggi riaccendono un po' quel fuoco, ma è come se ci fosse sempre un velo. Vedo i libri come lavoro prima di tutto. Lo vivo con un leggero dispiacere, non ve lo nascondo.
Se questa è una cosa che ti fa un po' soffrire immagino che sia giusto camabiarla no? Come mai per te i libri si son trasformati solo in oggetti da vendere?
 
Ciao a tutte/i, è la prima volta per me, scrivere in un forum.
Mi sa che siamo in molti a scrivere per la volta in un forum ma non sembra affatto male.

E' interessante il tuo discorso, posso comprendere il tuo dispiacere ma non ne comprendo a fondo il motivo.

Una volta cominciato a vendere i libri hai perso interesse per il loro contenuto? Hai come l'impressione di averli "barattati" per denaro e quindi di averli sviliti?
 
E' diventato il tuo lavoro vendere libri? Oppure hai iniziato a cercare edizioni particolari e ti sei fatto prendere dalla brama di possedere una prima edizione, un libro scomparso, qualche edizione particolarmente ricercata per un errore di stampa?

Io colleziono libri di viaggio ma mi piace sopratutto leggerli, sono però così stupido che ne ho acquistati negli anni anche diverse copie dello stesso libro solo perchè rari. Adesso posso dire di avere anche 3 o 4 copie, magari rilegate in maniera diversa ma sempre dello stesso libro.

A volte mi rendo conto che acquistare alcuni libri per me è una forma di investimento. Appena capisco che un libro potrebbe diventare ricercato per un qualsiasi motivo ne faccio incetta, perchè so che con i proventi di quel libro potrò comprarne un altro oppure potrò scambiarlo con amici bibliofili con un volume di mio gradimento.

E' pur sempre una malattia la bibliofilia e come tutti i collezionismi si nutre anche di denaro.
Grazie per la condivisione.
Non è il primo lavoro, è un bel modo per unire la passione per i libri con un qualche guadagno extra (oltreché che una forma di investimento come lo è per te) Inoltre questo mi permette anche di conoscere meglio questo mondo, che è infinito e magnifico. Mi sto orientando sui libri antichi, ma sono un neofita. Vendo anche libri di narrativa contemporanea o saggistica.

Se questa è una cosa che ti fa un po' soffrire immagino che sia giusto camabiarla no? Come mai per te i libri si son trasformati solo in oggetti da vendere?
Nono, non sono solo oggetti da vendere, forse non mi sono spiegato, sono anche altro. Solo che da quando li vendo e quindi colleziono per la vendita, è cambiato il mio rapporto con loro. Forse è il pericolo di chi lo trasforma in un semi-lavoro

Mi sa che siamo in molti a scrivere per la volta in un forum ma non sembra affatto male.

E' interessante il tuo discorso, posso comprendere il tuo dispiacere ma non ne comprendo a fondo il motivo.

Una volta cominciato a vendere i libri hai perso interesse per il loro contenuto? Hai come l'impressione di averli "barattati" per denaro e quindi di averli svi
Oggi continuo a leggerli, ma quando ne ho in mano uno, che mi piace, il pensiero va da solo a dire "che edizione è? è antico? chissà quanto può valere? Tutte domande che mai mi ponevo prima, è cambiata la relazione
 
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Quindi l'amore per i libri c'è sempre ma ne maneggi molti più di prima a scopo di vendita e questo ha rallentato un po' la tua "sete" di leggere.

Ci può stare, penso che capiti a tutti i collezionisti.

Apri qualche bel thread per farci vedere qualche libro particolare e parliamone anche con gli altri, se poi vuoi vendere qualche volume usa la sezione apposita del forum.

E' uno dei pericoli di trasformare una passione in lavoro quello di vivere diversamente l'emozione del possedere una cosa. Io sono un pessimo commerciante ad esempio, per non buttare via libri ho buttato via soldi acquistando anche volumi a cui erano state sottratte tutte le illustrazioni...
 
Se questa è una cosa che ti fa un po' soffrire immagino che sia giusto camabiarla no? Come mai per te i libri si son trasformati solo in oggetti da vendere?
In questo caso caro @MishimaBooks devo dire che do ragione a Camilla e anche io ti consiglierei, consiglio non richiesto e non dovuto sia chiaro, di mollare un po' la presa sul settore vendite, specialmente se ti sei accorto che è una cosa che non ti piace troppo di te.

Del resto immagino che non si facciano i miliardi a vendere qualche libro ogni tanto, almeno penso... ma forse corro il rischio di essere smentita
 
Mi inserisco anche io in questa interessante discussione perché anche per me il passaggio da lettore a lettore/collezionista ha fatto in qualche modo mutare il rapporto con la lettura in sé.

Io parto da presupposto che leggere tutto quello che si colleziona rasenta l'impossibile ma ho trovato un giusto equilibrio, ovviamente personale, creando due binari paralleli: le letture legate al contenuto (sfruttando molto eReader, biblioteche, scambi ecc anche per rendere sostenibile a livello economico le molte letture) e i libri legati al collezionismo.
Questi ultimi sono più legati all'oggetto in sé (la rarità, il pezzo che ci manca, la bellezza ecc) ma sono direttamente collegati alle letture che faccio - ad es. colleziono materiale politico del 900 e leggo saggi politici attuali.

Si crea così un circolo o scambio tra lettura e collezione tenendo viva la passione per entrambi i binari.
 
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